Violenza psicologica
26
Nov

La trappola di chi ti dice “ci penso io a te” o “quello che è mio è tuo”

 


La trappola di chi ti dice “ci penso io a te” o “quello che è mio è tuo”

Violenza psicologica. La trappola di chi ti dice “ci penso io a te” o “quello che è mio è tuo”, è proprio quella che vi farà perdere la libertà, l’indipendenza economica e la serenità. Non sono rari i casi in cui il marito dice alla moglie che non ha bisogno di lavorare, dato che sarà lui ad occuparsi di lei. In questa trappola cadono specialmente le donne che per educazione o per ingenuità considerano queste parole una promessa o una specie di giuramento che mai potrà cambiare. In realtà, queste sono le parole più ingannevoli e fuorvianti pronunciate dalla persona considerata più affidabile, in quanto marito.

 

Tenetevi stretto il vostro lavoro

Purtroppo, l’uomo che pronuncia queste “belle” parole, chi ti dice “ci penso io a te” o “quello che è mio è tuo” alla donna che ha a fianco, non fa altro che sottometterla e controllarla. Quindi, lei si affida ciecamente senza tutelarsi, e lui crea un rapporto di dipendenza che limiterà ogni movimento della moglie. E questa dipendenza non è mai una condizione positiva per la donna. Se una donna rinuncia al suo posto di lavoro perché il marito glielo chiede, è l’errore più grande che possa fare. Tenetevi stretto il vostro lavoro, perché un giorno potreste scoprire che è la vostra salvezza. Fate in modo che il vostro futuro marito sappia che per voi è importante continuare a lavorare. Non importa se non è il lavoro dei vostri sogni, se vi fa guadagnare poco, tenetelo stretto.

 

Non dovete rinunciare ai vostri desideri

Un uomo che ama la sua donna, la sostiene nella realizzazione dei suoi sogni, la lascia libera di crescere e realizzarsi, non la ostacola. È essenziale comunicare al vostro partner o futuro marito fin dall’inizio che non intendete rinunciare al vostro lavoro. Voi non dovete rinunciare ai vostri desideri perché lui è insicuro, oppure vi vuole sottomettere. Niente può dare più tranquillità ad una donna di un posto di lavoro, che le sarà molto utile nel caso si separasse dal marito, indipendentemente dal fatto di avere figli o meno. Sarà la vostra ancora di salvezza nel caso le cose andassero male. Le donne devono aprire gli occhi e avere i piedi per terra, in particolar modo quando hanno a che fare con uomini prepotenti, che vogliono imporre la loro volontà senza tenere conto dell’opinione della propria compagna.

 

State lontane dalle persone insicure, frustrate e violente

Il principe azzurro che ti salva, ti protegge e ti amerà per sempre . . . non esiste. Vediamo, troppo spesso nei notiziari, come finiscono certe storie d’amore, relazioni e matrimoni. Le donne sono sempre più indebolite, iniziando dalla famiglia d’origine, dal partner che non le rispetta e pure dalla società che non aiuta granché. La prima che ha il dovere di tutelarsi e pretendere rispetto è la donna. E visto che la vita è la sua deve lottare sempre, contro tutti, e fare in modo che nessuno le rubi la dignità e la felicità. I rapporti e i matrimoni costruiti senza solide basi, con persone insicure, frustrate e violente non portano lontano e di sicuro non saranno felici. Chi ti dice “ci penso io a te” o “quello che è mio è tuo” non vuole vederti felice, ti vuole assoggettare.

 

L’uomo fa uso della violenza in diversi modi non solo con la violenza psicologica

Le donne devono prestare attenzione ai campanelli d’allarme che possono rivelarsi già dal principio di una relazione e non pensare che il loro amore cambierà l’indole dell’uomo che, scopertosi, potrebbe far impietosire la sua donna con belle parole e convincerla del suo amore per farsi sposare. Meglio stare alla larga da certi uomini, perché la violenza non tarderà a farsi strada in un modo o nell’altro. L’uomo fa uso della violenza in diversi modi ed è molto meglio non farsi toccare da nessuno di essi. Fate molta, moltissima attenzione. È preferibile stare da sole finché non si incontra una persona valida, che stare con qualcuno che prima o poi vi mostrerà il suo volto più brutto e vi farà vivere un incubo.

 

Essere indipendenti economicamente

Fin da bambina ho pensato che era giusto essere indipendente economicamente e non dipendere da nessuno. Con questi miei pensieri e desideri, arrivata all’età di lavorare, mi ero avviata per la giusta strada, ma ad un certo punto ho incontrato la persona che ha proferito queste parole, alle quali però non mi sono mai appoggiata, visto che andavano contro le mie idee. Avevo deciso di continuare a lavorare anche se lui era contrario. Oggi è ancora più difficile avere un lavoro e sappiamo che le donne sono quelle più penalizzate. I cambiamenti e i miglioramenti sono delle chimere, si chiacchiera tanto e si fa quasi niente. Ciascuna di noi deve pensare a se stessa e a cosa è meglio per lei.

 

Minacciose parole “d’amore”

Queste minacciose parole “d’amore”: “ci penso io a te” e “quello che è mio è tuo”, le avevo sentite quando ho conosciuto il mio ex marito, e, dato che mi ha conosciuta che avevo un lavoro, gli ho detto che intendevo continuare a lavorare, e così ho fatto anche se ha fatto discussioni e provato a dissuadermi. Dopo essermi sposata ho continuato a lavorare finché non ho avuto i figli. Li ho cresciuti praticamente da sola e, non appena ne ho avuta la possibilità, ho trovato un altro lavoro che, pur non essendo il massimo come guadagno, mi offriva una certa indipendenza e flessibilità di cui avevo bisogno per poter far fronte a tutti i miei doveri e impegni.

 

Fare il possibile per non dipendere da nessuno

Il matrimonio andava sempre peggio, è nemmeno con l’arrivo del terzo figlio ho rinunciato al mio lavoro. Con molti sacrifici continuavo a lavorare, a crescere i figli e portare avanti tutto quello che avevo da fare. Quando è arrivata la separazione e poi il divorzio, questo lavoro è stata la mia ancora di salvezza. In seguito ne ho aggiunto un altro e così sono riuscita a sopravvivere con i miei tre figli minorenni senza contare sull’aiuto di nessuno. Quindi, ho fatto il possibile per non dipendere da mio marito, dall’inizio del matrimonio, quando ancora non avevo minimamente il sentore di un simile finale.

 

Riflettete su ogni comportamento che vi dà un segnale negativo

Non date potere all’uomo che vi vuole manipolare usando i vostri sentimenti, cercate di mantenere la ragionevolezza anche se siete innamorate. State attente e riflettete su ogni comportamento che vi dà un segnale negativo. Non siate superficiali e non pensate che il vostro amore riuscirà a cambiare una persona che usa la violenza su di voi, di qualsiasi tipo essa sia. Non dovete stare lì a fare la crocerossina per lui nel tentativo di salvarlo, non è compito vostro. La persona più importante di cui dovete occuparvi siete voi. E se volete qualcuno nella vostra vita, osservatela con molta attenzione sin dall’inizio e non giustificate mai le sue malefatte. Come si suol dire, il buongiorno si vede dal mattino.