Donne per un giorno
Donne per un giorno
Donne per un giorno? No! Non molto tempo fa si è festeggiato l’8 Marzo. Non è la festa della donna, è semplicemente un’operazione commerciale. Provo una gran tristezza, e pena per quelle donne che si sentono tali soprattutto in questo giorno, come se fosse l’unico momento in cui meritano attenzione. Essere considerate in un unico giorno durante l’anno, è come se in tutti gli altri non ci fossero, non esistessero. Sono troppe le donne che hanno poca autostima, che non si danno valore e non comprendono che se non si rispettano, loro per prime, non avranno mai il rispetto degli altri. Quindi accettare ed essere felici per il poco apprezzamento, a me, non fa altro che pena.
La donna ha il diritto di vivere
La donna ha il diritto di vivere, non semplicemente di esistere. Sono tante le problematiche alle quali le donne non prestano sufficiente attenzione. Le opportunità di lavoro delle donne nei confronti degli uomini sono molto più basse. La violenza contro le donne che si basa sul rapporto di potere all’interno della coppia o della relazione. La violenza che viene usata per ristabilire il potere, è espressione del desiderio di controllo, dominio e possesso dell’uomo sulla donna. Le donne sono considerate un oggetto di proprietà e non un essere umano paritario.
Non esistono giustificazioni per la violenza
Non è ammissibile che una donna venga uccisa per aver trasgredito al ruolo ideale di donna imposto dalla tradizione e dalla cultura, una che giustifica la violenza fisica e verbale. La donna deve essere obbediente, brava madre, brava moglie, santa e puttana, a seconda dell’occorrenza e del desiderio dell’uomo. Le donne, come gli uomini, sono persone libere, devono avere la libertà di decidere cosa fare della propria vita. Come se non bastasse, chi ha subito violenze, o chi ne è rimasta vittima, spesso non ha avuto nemmeno giustizia, visto che gli aguzzini tornano in libertà dopo un breve soggiorno in carcere.
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