Maschi contro femmine
22
Dic

Il maschio è egoista e prepotente perché insicuro

 
Il maschio è egoista e prepotente perché insicuro

Il maschio è egoista e prepotente perché insicuro. Il maschio dimostra il proprio egoismo quando ha poca autostima, quando è invidioso. Quando non riesce ad ammettere e accettare le qualità altrui, specie se donna, calpesta le altre persone. Il “vero” maschio non tollera le critiche. Non vorrebbe mai avere un capo femmina. E così, l’egoismo e la prepotenza, portano il maschio a voler prevalere sulla donna. Per i maschi dal ristretto pensiero, solo gli uomini possono aspirare ad occupare cariche importanti. Di conseguenza, sarebbe per loro inaccettabile aver a che fare con una lei in grado di occupare ruoli di comando, perché ciò lo farebbe sentire, in qualche modo, sminuito. E questo, per certi maschi, è proprio intollerabile.

 

Perché i maschi si sentono minacciati dalle donne?

Faccio fatica a capire la ragione per cui hanno paura. Perché i maschi si sentono minacciati dalle donne? Perché non accettano che anch’esse sono dotate di intelligenza, di qualità, che permetterebbero loro di conquistare quelle vette che i maschilisti considerano spettare loro di diritto? La società è degli uomini. Uomini che desiderano che le cose continuino a rimanere uguali. I maschi, quelli che hanno paura delle donne, vogliono che queste non cambino l’ordine delle cose da sempre imposto. È sorprendente come i risultati di alcune indagini sul sessismo dimostrino che: più l’impegno a favore delle donne si esprime, più la resistenza si organizza. È assurdo vedere quanto sia ricorrente la preoccupazione in certi uomini che la mascolinità rischi di sparire per colpa delle donne e della lotta contro le differenze tra i sessi.

 

La crescita di comportamenti maschilisti tra i giovani

Gli uomini sentono il bisogno di riaffermare di continuo la loro supremazia, il bisogno di ristabilire la differenziazione e l’asimmetria tra i sessi minando il progetto di uguaglianza. Il futuro non si prospetta roseo. È preoccupante la crescita di comportamenti maschilisti negli ultimi anni. Questi hanno all’origine uomini convinti di essere nati solo per occupare posti di controllo da non lasciare alle donne. Il 52% di questi pensa che ci sia addirittura un accanimento contro di loro. È avvilente notare quanti siano quelli che sostengono l’inferiorità del sesso femminile. Ma nonostante tutto ciò, ci temono! Assurdo!

 

Manifestazioni di resistenza al femminismo

Tutte queste problematiche inesistenti, questi attacchi immaginari di cui si lamentano i maschi sono un pozzo senza fine. Osano sostenere pubblicamente che le donne, ormai, dominano gli uomini. Poveri questi uomini che devono difendere i loro diritti e ristabilire la loro debole identità maschile. Le manifestazioni di resistenza al femminismo sono incentrate sulla vittimizzazione degli uomini, i quali dicono che il femminismo si è spinto troppo oltre, che gli uomini non possono più dire né fare nulla, che bisogna riequilibrare la situazione. La realtà è che l’egoismo maschile vuole prevalere sulla donna, a discapito della stessa, pur non essendo questa una reale minaccia.

 

Il pensiero predominante del maschio debole è combattere il femminismo

Il contro-movimento non accetta i cambiamenti culturali e l’egoismo maschile spinge gli uomini ad agire in difesa dei proprio interessi opponendosi al femminismo. Questo è un pensiero predominante, i cui valori sono molto diffusi nella società di oggi. I gruppi organizzati per difendere la ‘causa degli uomini’ e per combattere il femminismo e le donne, non devono essere considerati un fenomeno limitato ad alcuni ambienti. Il maschio, egoista, prepotente ed insicuro, teme di non poter sottomettere più la donna, di perdere il controllo, se il femminismo dovesse prevalere.

 

Resistenza all’emancipazione delle donne

L’antifemminismo è ormai affermato senza filtri. Quando qualcuno dice che le donne dominano gli uomini, sta tacitamente affermando anche che questi devono riconquistare la loro posizione dominante, che le donne devono tornare ai compiti che spettano loro: compiti legati alla sfera privata, alla dolcezza, alla cura degli altri, al silenzio. Questa è chiaramente una strategia di resistenza all’emancipazione delle donne. Direi che l’uomo desidera vedere la donna sottomessa, casalinga e ubbidiente, questo mette in evidenza l’egoismo maschile che vuole prevalere sulla donna.

 

La crisi della mascolinità

La crisi della mascolinità, secondo i maschi, sarebbe causata dalla femminilizzazione della società e dall’indebolimento delle differenze tra i sessi. Il mascolinismo difende, in nome dei diritti degli uomini, una struttura non fondata sull’uguaglianza. Il femminismo invece, si concentra su riforme pratiche di leggi e politiche per raggiungere l’uguaglianza, la libertà, cerca di porre fine alla divisione dei ruoli sessuali, allo sfruttamento e all’oppressione delle donne. Lottano le donne per quelli che sono poi punti di riferimento della democrazia. Non comprendo perché tutto questo odio verso le donne, quando sono queste ad essere oppresse dalla società maschilista.

 

Le differenze tra il maschilismo e il femminismo

Il maschilismo è un atteggiamento che si manifesta in contesti sociali e privati, si traduce in pratiche quotidiane che possono essere violente, repressive e offensive, basate sulla convinzione che gli uomini siano superiori alle donne. Il femminismo, invece, ha contenuti molto vari e complessi, l’obiettivo del femminismo non è quello di affermare una “supremazia delle donne”, è legato al tema dei diritti umani. I maschi vogliono escludere le donne, o limitarne l’accesso, tanto in campo sociale ed economico, quanto politico.

 

Nel femminismo non esiste l’oppressione

Nel femminismo non esiste l’oppressione, l’esclusione del maschio, e non si parla nemmeno della supremazia delle donne. La società maschilista al contrario, vuole assoggettare la donna togliendole la libertà e i suoi diritti. Il potere d’esclusione è il linguaggio del dominio. Questo potere viene usato per escludere la donne dalle sfere sociali, economiche e politiche, e così rinchiuderle nel ruolo di “casalinghe”. E quando le donne hanno un certo accesso al sociale, possono essere mantenute in un ruolo subordinato grazie ai mezzi di controllo ideologici e materiali come la dipendenza economica e la violenza fisica.

 

Sensibilizzare e coinvolgere attivamente i giovani

Quando gli uomini abbracciano il mascolinismo, non lo fanno per paura, ma mossi dall’odio verso le donne che rivendicano l’uguaglianza. Sono convinti della loro superiorità e sentono di avere il diritto di farlo. Allo stesso tempo però soffrono di vittimismo. Da qui alla violenza di genere il passo è breve. Per portare cambiamenti in questo senso si può fare moltissimo. Anche se la strada è lunga e tortuosa, bisogna correre ai ripari. Aiuterebbe tanto sensibilizzare e coinvolgere attivamente i giovani facendo loro cambiare atteggiamento anche rispetto ai modelli maschili dominanti. I maschi egoisti, che vogliono prevalere sulle donne, assumono i concetti degli altri senza vagliarli, senza fare uso dei propri neuroni, e così si uniscono a coloro che si sentono insicuri, deboli e senza personalità.

 

Stereotipi e pregiudizi inculcati dalla società

La soluzione sta nell’educazione degli uomini, nel portarli a distruggere i loro stereotipi, i pregiudizi inculcati dalla vecchia società tramandati per troppo tempo, nell’aiutarli a comprendere cosa, per davvero, significa femminismo. Quindi serve un’azione pubblica, continua e generale, soprattutto nell’insegnamento, online e pure nella giustizia. È evidente che bisogna ammettere l’esistenza di un intero sistema di norme disuguali ed essere disposti a reagire e poi cambiarlo.